Le scommesse

questo mondo pericoloso e affascinante

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  1. attila w
     
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    dalla prossima settimana il nostro club metterà un tavolo appositamente per le scommesse (tra giocatori ovviamente). mi sembra strano che sul forum non ne parli nessuno anche perchè da quello che vedo è pratica abbastanza diffusa nel mondo del biliardino, soprattutto a livelli alti.

    che ne pensate? io non ne ho esperienza, se non per qualche birra ta amici, ma tra sconosciuti come funziona? come faccio a convincere uno che perde a sganciare?

    oppure che sfide si fanno? dai racconti di Donato c'erano sfide milionarie a tre mani, o solo con la sinistra, di tutto! raccontate le vostre sfide più folli o quelle di altri!




    gio
     
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  2. luca.kenny
     
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    io da quando gioco ho sempre giocato a scommesse prima erano 3 mila lire poi si è saliti a 5-10 mila lire che si sono trasformate in 5-10 euro, dalle nostre parti quando ho iniziato non esistevano partite senza soldi e i pochi che giocavano senza soldi erano quelli che giocavano tanto per giocare e non avevano intenzione di migliorare, fare tornei...
    Tanto più il livello dei giocatori è alto tanto più alta è la posta in gioco la cifra minima che si giocano tra master o ex-master è 25 a partita.
    Per il pagamento di solito si fà sulla fiducia, comunque conviene fissare una quota a cui pagare(ad es ogni 10 € si paga o ogni 100€, dipente da quanto si gioca) in modo che se uno non ha intenzione di pagare almeno non ti fa perdere tempo!!!
    Se la sfida è pesante o l'avversario poco affidabile si può fare a puntare e cioè gli sfidanti danno i soldi ad una persona neutrale che a fine partita consegna i soldi a chi vince (non è un metodo infallibile ma almeno sai se il tuo avversario ha i soldi per pagare), alcune volte capita di non essere pagati ma almeno a me non è capitato spesso e quando è capitato erano sempre persone che cononscevo e mai con sconosciuti (se è uno che non paga spesso si vede dalla faccia)!!!

    Secondo me le scommesse e quindi i soldi sono l'unica cosa che ti spinge a continuare dopo che l'euforia dei primi tempi è finita, come detto prima quelli che giocavano senza scommesse almeno dalle mie parti hanno smesso tutti, come in tutte le cose nessuno fa niente per niente, per come la vedo io non ci si può allenare e giocare solo con la speranza di vincere due tre tornei l'anno (questo è il numero di tornei a cui io riesco a partecipare mediamente), se poi si riescono a fare un paio di torne al mese si può anche evitare di giocare a scommesse ma il senso è sempre quello!!!

    Edited by luca.kenny - 17/10/2006, 01:48
     
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  3. CONRAD-BAR
     
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    Caro Luca a me il calciobalilla piace molto e tu, dal poco tempo che mi conosci, penso lo abbia capito.Quello che ho appena letto non mi entusiasma. :arrabb2: Noi qui al bar giochiamo spesso e mai a soldi. :birre: Stiamo migliorando sicuramente nel gioco raggiungendo, secondo me, buoni livelli.Tu dici che chi non gioca a soldi non ha intenzione di migliorare! Secondo me si sta creando un gruppo di giocatori d'elite che pensa di essere imbattibile,solo perche' gioca da un po' piu' di tempo.Ricordati che si puo' migliorare anche soltanto guardando le partite dei piu' forti e poi provare e riprovare i tiri.Io personalmente ho fatto cosi'! Sono d'accordo con te nella carenza di tornei.In quello,almeno dalle mie parti,(Penne.PE) sto cercando di recuperare organizzandone uno al mese. Un saluto. :sciarpa:
     
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  4. attila w
     
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    ciao conrad, ti ricordi? ci siamo scontrati al misto, la tua prima partita...tornando al discorso di prima, sentite certe cifre che girano, l'idea di diventare bravo e mantenermi col biliardino mi ha stuzzicato! poi però senti le tristi storie di uno che si è ipotecato la casa (uno di A, mica uno stronzo!) o sfide tra master che finiscono con debiti di 18.000 euro...

    ma vorrei anche ricordare il nostro mitico Donato che negli anni '70 all'Hermitage mi sembra, tornò a casa con tanti di quei soldi che non sapeva più dove metterli, non gli stavano più tasca! io al massimo sono riuscito a farmi offrire 4 medie, ma ci sto lavorando

    Edited by attila w - 10/11/2006, 18:00
     
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  5. berserkmirko
     
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    io sono d'accordo con luca!nel senso che se uno nn gioca a soldi può sicuramente migliorare ma fino a certi livelli!infatti una volta che uno apprende le tecniche in allenamento , è molto difficile poi attuarle in partite serie(come un campionato italiano)per via della tensione,e secondo me giocare a soldi ti porta a migliorare sotto questo aspetto , mantieni sempre la concentrazione e impari a gestire la tensione!io stesso che gioco a palleggiare sui roberto sport da poco piu di un anno faccio una fatica immane a fare una cinese in partita , quando a casa in allenamento me ne escono 10 su 10!
    gio ma gia da giovedi mettete il calcetto? avevo gia intenzione di venire a fare un giro!
     
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  6. attila w
     
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    vieni vieni, troverai pane per i tuoi denti image
     
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  7. davband
     
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    Il gioco del calciobalilla è già di per sè un gioco molto psicologico, non sono solamente i movimenti più veloci o precisi a far vincere, ma spesso è la personalità più o meno forte dei giocatori a decidere i risultati, sempre che non ci sia un enorme differenza nelle capacità di gioco... Quando però lo stimolo viene a mancare, vedo giocatori molto forti che iniziano a impegnarsi a giocare solo quando sono in strasvantaggio e solo allora è vera partita, prima erano semplicemente in attesa di vedere come giocavano i perdenti... Per ovviare alla mancanza di stimolo si ricorre alla puntata più o meno forte, più forte è la puntata maggiore lo stimolo... Devo dire che la puntata aggiunge moltissimo alla tensione del gioco e a volte rovescia pronostici certi, solo per l'emotività positiva o negativa che caratterizza i protagonisti della scommessa. Poi si degenera ed ecco che si finisce a rovinarsi la vita per quello che era un divertimento... Attualmente a me piacerebbe giocare con certi mostri ma non mi sento di "pagare" per farlo, più per principio che per disponibilità, d'altra parte li capisco, capisco che non trovino più quello stimolo perchè sono come drogati dalla scommessa, ditemi se non è vero: gli stessi quando non giocano a calciobalilla a soldi non vanno a sputtanarsi le vincite al videopoker? Allora la loro attività quale è? Il gioco d'azzardo o il calciobalilla? Seconado me non è più il calciobalilla.
    Ma come si può ritornare a essere stimolati senza toccare soldi? Forse solo con i tornei, le classifiche... Va riconosciuto che tra gli obbiettivi la FICB abbia anche questo...
     
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  8. Uomo_del_Monte
     
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    A me il gioco a scommesse non piace. Nessun problema per chi lo fa (anche se ricordo che la cosa non è legale), ma ho i miei forti dubbi - in linea teorica - che sia impossibile raggiungere lati livelli senza scommesse su case, mogli e buoi. Esistono molti motivi per cui uno possa voler impegnarsi a calcetto, e francamente in questi due anni non mi è mai capitato di pensare "adesso o scommetto contro qualcuno o mi rompo le palle". Concedo che, invece, chi voglia impegnarsi a calcetto in Italia sia in qualche modo costretto a scommettere, semplicemente perché funziona così, tutti fanno così, e bisogna adeguarsi.

    Giustamente, un Di Sarno o un Eros che ci lascia le milionate poi non è disposto a giocare con un altro più debole gratis. Ma non vedo in questo nessuna condizione di necessità: mi sembra solo un gran circolo vizioso, che indirettamente, per altro, ostacola l'istituzione di tornei regolari e di società sportive serie: a che serve un campionato, se poi "quelli bravi" li trovi solo nel bar dietro l'angolo? E chi ha interesse a insegnarti qualcosa, se ha abbastanza abilità da spillarti soldi?

    Per non parlare poi della barriera psicologica d'ingresso che è una scommessa da migliaia di euro, e, altra faccia della stessa medaglia, del bagaglio completo di mezzucci e tattiche scorrette che un giocatore è costretto a imparare e perfezionare per affrontare sfide del genere. Si tratta di un bagaglio che considero totalmente non necessario allo sviluppo del calcio balilla come sport, e dovremmo lasciarcelo alle spalle, a parer mio.

    Non metto in dubbio, comunque, che scommettere possa servire a motivare. Ma non mi sembra né l'unico modo, né il migliore.

    Francesco
     
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  9. berserkmirko
     
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    accetto le vostre opinioni però primo il calcetto nn è un gioco d'azzardo secondo perchè secondo mè bisogna sempre giocare con gente piu forte e con stimoli piu forti.io stesso ,purtroppo , nn mi riesco piu ad impenare se nn c'è una posta in palio ,che sia anche solo una bevuta ma nn do il 100%,però con questo nn vuol dire che nn gioco solo per divertirmi ,mi capita molto spesso!
     
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  10. KandalPorKo
     
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    Avere uno stimolo che ti porti a migliorare è sicuramente necessario, e fin qui siamo d'accordo, però non per forza devono essere i soldi.
    Per quanto mi riguarda, mi diverto e mi impegno molto di più giocando contro gente nuova (o anche su calcetti diversi dal solito), a tornei in giro per milano, che magari sempre contro la stessa gente a soldi. Il problema è che effettivamente la ficb di tornei ufficiali ne organizza ancora troppo pochi, e per trovarne altri in giro bisogna dannarsi troppo!
    Le scommesse sul calcio balilla possono fungere da pagliativo in un periodo di magra di tornei, ma farle diventare la normalità mi sembra eccessivo.. se poi sei tanto bravo da riuscire a pagarti la casa giocando a calcetto.. be venga!

    Poi per carità, scommettere 5 € a partita è poco più di una birra.. anzi ormai anche meno..
     
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  11. luca.kenny
     
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    secondo me il nodo cruciale sta nella cifra che ci si gioca:
    se giochi da 5-10€ massimo massimo 25(ma solo in poche occasioni) a partita ti serve solo un qualcosa per aumentare lo stimolo a giocare
    se giochi da 100€ è effettivamente gioco d'azzardo!!!

    un'altra cosa che il giocarsi i soldi permette è quello di spostarsi e cioè di sicuro nessuno fa i Km per giocare per niente perchè almeno la possibilità di recuperare la benzina ci deve essere!!!

    un motivo per cui i più forti giocano con scommesse pesanti è che pensano: "io gioco da 5-10 gli insegno a giocare lui arriva al mio livello e poi al prossimo torneo mi toglie un montepremi da 1000€" pensa se possono giocare senza niente!!!

    non capisco come mai in tanti sembra strano giocarsi i soldi a bigliardino che per il 90% il risultato è dettato dalle capacità, mentre sembra normale giocarsi i soldi a carte dove per il 90% è fortuna, e poi non ditemi che voi a natale non vi giocate i soldi a Tombola :P quello non gioco d'azzardo?!?!?

    scommettere sulle partite ti dà quello stimo in più per cercare di recuperare partite dal 7-1 di giocare mentre ti fa male il polso, di litigare con la ragazza per andare a giocare, di giocare fino a tardi anche se il giorno dopo di devi alzare... tutte cose che passato l'entusiasmo dei primi tempi si ha sempre meno voglia di fare!!!
     
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  12. Uomo_del_Monte
     
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    CITAZIONE
    un motivo per cui i più forti giocano con scommesse pesanti è che pensano: "io gioco da 5-10 gli insegno a giocare lui arriva al mio livello e poi al prossimo torneo mi toglie un montepremi da 1000€" pensa se possono giocare senza niente!!!

    E' esattamente quanto dico... credo di poter affermare con una certa sicurezza che qualsiasi sport si è sviluppato ed ha prosperato anche per il fatto che esisteva gente abbastanza appassionata al gioco piuttosto che a portare direttamente a casa la pagnotta, e ha speso tempo per costruire basi solide tramite l'insegnamento alle nuove leve e la promozione rischiosa dello sport - rischiosa: cioè, in cui c'è il rischio concreto che uno si sbatta per un esito incerto. E pure ovvio che un sistema puramente a scommesse è incompatibile con uno in cui si privilegia l'espansione della disciplina: non c'è bisogno di molti passaggi per capirlo.
    Naturalmente però non consiglio di lanciarci tutti nell'utopia; non sogno certo un mondo in cui tutti giochino conto tutti gratis et amore Dei, perché il gioco "professionistico" di qualunque tipo significa automaticamente che è necessario poterci guadagnare la pagnotta, ed anche di più. Non contesto certamente che i soldi siano una motivazione valida, e per alcuni la motivazione più grossa in assoluto. Contesto però che ci debba essere necessità di un sistema a scommesse, invece che quello, ormai più che collaudato in tutti gli sport, delle gare ufficiali, delle società sportive e degli sponsor.

    Plaudo alla FICB e a Ragona per lo sforzo di rendere il gioco del CB in Italia uno sport a tutti gli effetti, di cercare una standardizzazione di tavoli e regole, di faticare per trovare sponsor e nuovi affiliati. Non plaudo al mondo del CB come gioco d'azzardo, dove bisogna "vedere se hai le palle" di giocarti la casa o la macchina o altrimenti sei un fuori dal giro, e guardo con indifferenza chi si vanta di aver giocato partite da 100 euro a pallina con un braccio solo e il portiere alzato. Non vedo sostanziale differenza con i ragazzi di borgata che fanno le gare di velocità in autostrada o si sifidano a chi si avvicina di più ad un muro senza schiantarsi.

    Ovviamente, tale critica non c'entra niente con lo scommettere la birra a partita o partecipare a tornei calcolando quanto conviene andare a giocare in Sicilia da Milano se il montepremi è di 50 euro. Ma c'è un limite.

    Francesco
     
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  13. luca.kenny
     
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    quello che dici tu è senz'altro vero ma il problema che ad esempio nel calcio c'è un allenatore che ha finito la sua carriera di calciotare e cerca di insegnare agli altri quello che ha imparato, ma è pagato dalla società per farlo tarnne che in rarissimi casi (in alcune squadre i ragazzini pagano pure per fare la scuola calcio), un altro esempio potrebbe essere il nuoto o il karate ma per praticarli si paga l'abbonamento ad una piscina o palestra che pagano l'istruttore, siccome nessuno pagherebbe un abbonamento per giocare a bigliardino il meccanismodelle scommesse sono l'abbonamento che quello che perde paga a quello che vince perchè giocando con i migliori si perde e si impara e si paga!!!
     
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  14. davband
     
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    Non sono d'accordo che perdendo si impara sempre... Se qualcuno vuole insegnarti magari battendoti ti insegna, se invece come succede di solito ti battono e via, sta a te cercare di capire perchè hai perso, e non è facile! Allora è meglio stare a guardare come giocano tra loro i più bravi e spendere i soldi in altro.
    Per mia fortuna ho trovato gente che mi insegnasse i colpi, mettendomi in porta e rifilandomi centinaia di gol dai 3 prima che capissi cosa capitava, se avessi dovuto pagare 5 € a partita mi sarebbe costato almeno un champion nuovo! Secondo me se sei cresciuto in un ambiente ormai non puoi più uscirne e non capisci perchè gli altri non lo apprezzino, ma se ne sei fuori riesci a vedere che qualcosa suona storto e in questo caso sport non fa rima con soldi, se mi parli di poker e scopa sono d'accordo con te che siamo sulla stessa linea.
     
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  15. Uomo_del_Monte
     
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    Luca, è un obiezione a cui ho pensato, scrivendo prima, per questo ho scrtto che non mi interessava fare un discorso moralistico o pauperistico (anche se, ripeto, sono anche moralmente contro l'azzardo).

    Il punto è che qui si tratta di un equivoco. Io sono ben disposto a pagare per un allenatore, o un corso serio, fintanto che non trovi un club disposto a non farmi pagare, o addirittura a pagarmi per la mia partecipazione. Proprio nel calcio funziona così: da piccoli si va a scuola calcio, poi se uno è bravo, viene scelto come titolare da una squadra, e ha anche speranze di guadagnare. Ma il calcio è anche un esempio estremo, concordiamo: esistono numerosi sport, dal baseball al rugby all'hockey, in cui la speranza di guadagnare molti soldi non è mai tantissima. Beh, anche lì funziona ugualmente.

    Come funziona invece con il CB attualmente? Se vuoi imparare, devi giocare a soldi. Se vuoi rimanere nel giro, devi giocare a soldi. Con quale certezza di imparare? Assolutamente nessuna. Il tuo avversario non ha nessuna voglia o capacità, in generale, di insegnare. Come dice Davband, è necessario molta passione di tuo, per caripre cosa va nei giochi dell'altro e che non va nel tuo... E spesso quando chiedi a qualcuno come fa a fare proprio quello spondone o quella veronica non ti risponde altro che: "Eh, bisogna saperla fare..."

    Ma a mio avviso c'è di più: il ragionamento che sta dietro al dire "ma se ti insegno, creo un nuovo avversario" racchiude non tanto la giusta esigenza di venire pagato per un servizio (ma ammiro chi lo fa gratuitamente); quanto nega proprio la quintessenza di uno dei pilastri dell'idea di sport, e cioè che non basta la tecnica da sola a fare il campione, ma il talento e la passione.

    Lo ho già detto, qui siamo ancora all'era delle "mosse segrete" e alle "società di artigiani" che custodiscono gelosamente i propri segreti sui quali hanno la sola speranza di fare fortuna. A mio avviso un campione non dovrebbe nessun problema nel dire "questo tiro si fa così e così", "questa marcatura si fa in questo modo", semplicemente perché né la marcatura nè il tiro tal dei tali permettono la vittoria, ma il talento e la fortuna dei singoli e delle coppie.

    Quanto al fatto che negli altri sport gli allenatori siano gente a fine carriera, non dubitate: anche ne calcio balilla, sono pronto a scommettere, a fronte di allenamenti seri e di tornei veramente selettivi non potrà non crearsi una fascia di età statisticamente ottima nella quale giocare ad alti livelli, lasciando quindi spazi alle età più avanzate per un gioco più tranquillo e una carriera di insegnamento/allenamento. E' "il vecchio marpione" del bar fumoso sotto casa che ha invece l'interesse a usare i suoi trucchetti per evitare i confronti aperti.

    Francesco

    P.S. Mi scuso per la lunghezza media delle risposte, ma si tratta di un argomento complesso e che sento molto.
     
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90 replies since 16/10/2006, 19:11   1909 views
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